Il giorno 10 maggio 2025 si è svolto un importante evento organizzato dalla nostra associazione, in collaborazione con l'associazione Alzheimer Trento ODV, nel quale si è discusso di rette delle RSA e sul diritto alla salute dei malati. Lo si è fatto alla luce delle numerose sentenze della Cassazione in merito a casi di Alzheimer, una di queste anche in Trentino, che hanno riconosciuto l'esenzione del pagamento della retta alberghiera in RSA a carico delle famiglie, in presenza di determinati presupposti, riconoscendo che l'aspetto sanitario di un residente con decadimento cognitivo importante non possa essere scisso all'aspetto sociale/alberghiero.
Se ne è parlato con l'avv. Christian Gecele, l'avv. Ettore Bertò, il dott. Guido Cavagnoli - Medico Legale. Tema conduttore dei loro interventi è stato il principio cardine della tutela al diritto alla Salute come ambito inviolabile della dignità umana, principio su cui si incorniciano la Legge n. 833/1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e l'art. 30 della Legge n. 730/1983 che attribuisce a carico del fondo sanitario nazionale gli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socio-assistenziali. Questo criterio risulta infatti alla base delle sentenze della Corte di Cassazione, a partire dalla 4458 del 2012, che nel tempo hanno stabilito che che gli oneri economici relativi all'integrazione delle prestazioni sociale con quelle sanitarie, in determinate condizioni in cui vi sia una malattia ingravescente ed un trattamento terapeutico continuo ed integrato alla persona, debbano essere posti in capo al SSN.
E' intervenuta poi la sig.ra Daniela Fronza, che ha portato la propria esperienza di come sia arrivata a farsi riconoscere il principio di gratuità di tutti i costi relativi al ricovero e all’assistenza in RSA per sua madre malata di Alzheimer, sulla linea indicata dai principi di cui sopra. Con scorci della sua storia personale ed indicando il lungo iter legale, arrivato proprio alla Corte di Cassazione e non privo di incertezze e difficoltà, si è espressa sull'importanza che la politica prenda in mano una situazione tanto delicata. Al momento infatti, non avendo la politica preso in carico la questione in maniera strutturale, l’unica strada possibile per ottenere il riconoscimento dei propri diritti resta la lunga e faticosa via giudiziaria.
La sig.ra Fronza, che prima in Trentino ha avuto un pronunciamento favorevole della Cassazione, è ora in attesa di conoscere dalla Corte di Appello l’importo che le sarà riconosciuto.
Intervenuto poi il Presidente dell'Associazione Alzheimer Trento ODV, Renzo Dori, che ha evidenziato l'inadeguatezza di una frammentazione della Cura tra sociale e sanitario, in particolar modo per casi intermedi ed avanzati di persone malate di Alzheimer, nel panorama trentino degli ultimi anni che già a partire dal 2008 ha visto riconoscere la gratuità della retta in RSA per i casi di NAMIR (Nuclei Accoglienza Minima Responsività). Ha poi offerto delle importanti riflessioni nel contesto provinciale e nazionale, argomentando come siano necessarie nuove modalità di approccio alla presa in carico e alla spesa pubblica, che tengano conto delle evoluzioni demografiche nel Paese, con la necessità di un'erogazione diversificata dei servizi sanitari, in base ad esigenze, gravità effettive delle persone e tipi di patologie, che potrebbe portare ad una più chiara regolamentazione e assegnamento di costi compartecipati e a carico del SSN.
Il convegno è poi proseguito con domande e riflessioni sulla tematica da parte del pubblico in sala, per concludersi poi con i saluti e le riflessioni da parte della Presidente Giordana Gabrielli, che dopo avere ringraziato gli intervenuti per avere contribuito a fare chiarezza sulla delicata tematica, ha indicato come sia necessario che la politica instauri nuove modalità di confronto con la cittadinanza, collaborando ed accettando le proposte da chi fa esperienza dei servizi ed ha storie importanti da raccontare.
Rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti i relatori e a tutti coloro che hanno partecipato all'incontro e contribuito al dibattito.
Si ringrazia la Cassa Rurale Alta Valsugana per il supporto.
A partire da quest’anno è possibile sostenere l'associazione con il 5x1000 in fase di dichiarazione dei redditi, dichiarando di voler destinare la quota d'imposta a Familiari RSA_Unite APS (CF: 96120490220).
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Familiari RSA_Unite – Coordinamento trentino per la cura e il sostegno a tutte le forme di non autosufficienza APS è la rete trentina dei familiari delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), composta da cittadini in rappresentanza dei loro cari. L'associazione nasce con l'intento di dare voce alle esigenze dei residenti delle RSA e offrire uno spazio di aggregazione a tutti i loro cari, familiari, amici, conoscenti e a tutte le persone legate al mondo delle RSA. Al centro dei propri obiettivi l'associazione pone dunque le esigenze e la tutela delle persone residenti, siano essi anziani, persone con malattie invalidanti o persone con problemi sociali/psichici, affermando l’importanza dell’appropriatezza delle cure, della vicinanza continuativa degli affetti e del diritto alla dignità per il loro benessere fisico e mentale.
Per conoscerci meglio, seguono quattro delle principali linee di indirizzo della associazione.
Per suggerimenti e/o maggiori informazioni contattaci all'indirizzo email info@familiarirsaunite.org.
L’arrivo e la permanenza in una struttura residenziale costituiscono una svolta importante nella vita della persona che andrà a risiedere in RSA e dei loro familiari, un forte cambiamento nello stile di vita e negli ambienti che si percepiscono come propri. Per questo, è fondamentale che il familiare venga coinvolto attivamente nella vita e nella quotidianità del proprio caro.
La nostra associazione intende svolgere un ruolo di supporto, confronto ed intermediazione, attraverso cui poter scambiare esperienze, buone pratiche ed ottenere consigli utili su conoscenze comuni o sulla gestione di situazioni inattese. La possibilità di tenersi aggiornati, con il confronto tra familiari, con la conoscenza del sistema nella sua interezza e con le ultime novità in quest’ambito si è dimostrato essere un elemento vincente nell’agevolare rapporti attivi tra le amministrazioni delle strutture e i familiari/caregiver.
L'anziano o persona non autosufficiente residente nelle RSA ha bisogno di interazioni quotidiane con i propri affetti familiari, per mantenere intatto il proprio equilibrio psicofisico e limitare i decadimenti cognitivi dovuti a malattie neurodegenerative, quali ad esempio la demenza. Sebbene questo sia ampiamente riconosciuto da tutti gli esperti del settore, il ruolo del familiare non è ancora riconosciuto appieno nella pratica.
La nostra associazione intende attribuire una nuova centralità del ruolo del familiare nella vita e nella presa in carico dei residenti delle RSA, specialmente malati cronici non-autosufficienti, favorendone il coinvolgimento nel processo terapeutico, così come nei processi decisionali e organizzativi.
Il benessere dei residenti delle strutture passa dalla loro presa in carico sanitaria, sociale e di qualità di vita. La nostra associazione crede che l’attenzione costante ai bisogni individualizzati, dai piccoli gesti quotidiani al rispetto delle tempistiche di ciascuno, sia un elemento fondamentale per la loro serenità.
La nostra associazione crede che a ciascun residente debba essere garantita continuità delle cure e continuità degli affetti, in maniera paritaria indipendentemente dalla gravità della malattia sofferta. La nostra associazione, inoltre, incentiva progetti di formazione che possano andare a migliorare il rapporto tra operatori, parenti e residenti delle strutture, favorendone un ambiente idoneo al loro complessivo benessere.
Per raggiungere gli scopi della associazione è necessario agire in un contesto politico dinamico ed esserne protagonisti al suo interno. La nostra associazione, sebbene apartitica, intende essere portavoce delle necessità dei cittadini residenti nelle RSA, loro familiari e affini, ai tavoli della politica, e collaborare con le istituzioni per rendere questo possibile.